I linfomi
sono patologie linfoproliferative monoclonali dovute
a trasformazione neoplastica di cellule
linfoidi degli organi linfoidi primari (timo e midollo osseo) e
secondari
(linfonodi, milza, tessuto linfoide associato alle mucose MALT e
tessuto
linfoide cutaneo) che
si manifestano con
tumefazione degli stessi organi linfoidi, più frequentemente nei linfonodi.
Quando interessano primitivamente il tessuto linfoide dei
linfonodi vengono
definiti nodali, Quando interessano primitivamente il tessuto linfoide
non
linfonodale vengono definiti extranodali.
Per
la tipizzazione del clone neoplastico si rende necessaria la biopsia
del tessuto linfoide colpito, ricorrendo eventualmente anche a guida TC
per le sedi profonde.
In base al
tipo di cellule che vanno incontro a trasformazione neoplastica secondo
la
classificazione
REAL si distinguono:
Neoplasie
dei precursori B
cellulari (cellule B immature)
Neoplasie
delle cellule B
periferiche (cellule B mature)
Neoplasie
dei precursori T cellulari (cellule T
immature)
Neoplasie delle cellule T ed NK periferiche
(cellule T ed NK mature)
Linfoma
di
Hodgkin (cellule di Reed-Sterling e loro
varianti)
Le prime 4
classi vengono comunemente accumunate sotto il nome di linfomi non
Hodgkin, in cottrapposizione ai
linfomi di
Hodgkin.
I linfomi diffondono sia per contiguità che per via linfatica ed
ematogena.
Per
la valutazione della diffusione della malattia e per la valutazione
delle dimensioni delle masse tumorali è indispensabile il
ricorso
alla diagnostica per immagini che prevede l'impiego di Rx torace, TC
collo,
torace ed
addome, ECO addome e PET.
In relazione all’estensione della malattia vengono identificati, secondo la classificazione di Ann Arbor, 4 stadi:
Stadio
I:
interessamento di una singola regione linfonodale (I) o di un signolo
organo
extralinfatico (Iε).
Stadio
II:
interessamento di 2 o più regioni linfonodali dallo stesso lato del
diaframma
(II) con eventuale estensione ad un organo extralinfatico contiguo (IIε).
Stadio
III:
interessamento di 2 o più regioni linfonodali site sia sopra che sotto
al
diaframma (III) con eventuale estensione a milza (IIIs)
o ad un
organo extralinfatico contiguo (IIIε).
Stadio
IV:
interessamento diffuso ad uno o più organi extralinfatici con o senza
interessamento linfonodale.
Tale
stadiazione, originariamente proposta per i linfomi di Hodgkin, si
applica anche ai linfomi non Hodgkin di tipo nodale, sebbene in
quest'ultimi abbia un peso prognostico minore. Mentre risulta di scarsa
utilità per i linfomi non Hodgkin ad insorgenza extranodale.
I linfomi di
Hodgkin (abbreviazione LH) interessano
prevalentemente le stazioni linfonodali
sovradiaframmatiche, esordiscono generalmente in stadio I e II,
diffondono
soprattutto per contiguità ed hanno come interessamento extranodale
prevalente
polmone, osso e fegato.
I linfomi
non Hodgkin (abbreviazione LNH) interessano
prevalentemente le stazioni linfonodali
sottodiaframmatiche, esordiscono più spesso già in stadio avanzato
(solo 1/3
dei pazienti sono in stadio I o II al momento della diagnosi, tutti gli
altri
in stadio III e IV), hanno sovente diffusione multicentrica ed hanno
come
interessamento extranodale prevalentemente apparato gastroenterico,
apparato
genitourinario, cute e midollo.